Lo sciamanesimo è la primordiale espressione spirituale dell'umanità, prima ancora della nascita delle religioni, benchè queste ne siano state influenzate e molti metodi di meditazione o preghiera siano basati sulla pratica sciamanica della ripetizione. Lo si può definire più esattamente come la più antica psicologia, una psicologia senza parole.
Il termine sciamanesimo è un neologismo di origine Tungus, creato dagli antropologi negli anni 30 per designare un fenomeno che in diversi luoghi del pianeta sin dalla preistoria si è manifestato e tutt’ora continua a manifestarsi seppure in diverse forme, con tecniche comuni ai diversi paesi e culture.
Da allora il termine SCIAMANO (deriva da shamàn che nella lingua Tungus dell’Asia centrale-Siberia) venne usato per indicare in tutto il mondo, una persona, che riesce ad entrare nella dimensione non quotidiana della realtà attraverso tecniche ancestrali, non al fine di evadere dal reale ma di armonizzare e trasformare eventuali aspetti della realtà quotidiana.
Lo sciamanesimo ha avuto sin dall'inizio una funzione pragmatica e tesa al benessere concreto attraverso una trasformazione e armonizzazione energetica.
Esso è atemporale e non circoscritto a una specifica cultura o area geografica, è fiorito contemporaneamente in diverse parti del pianeta mantenendo, nonostante la diversità, un nocciolo universale e sincronico.
Il richiamo alla pratica dello sciamanesimo si manifesta allo stesso modo in cui si è sempre manifestato nella tradizione sciamanica, non per propria scelta ma attraverso un potente richiamo interiore.
La meditazione con il tamburo sciamanico è un forte ed efficace evento di gruppo che ha come scopo l'armonia ed il benessere; attraverso la trasformazione ed integrazione delle esperienze, impressioni, emozioni, che nel corso della vita quotidiana si manifestano.
Lo sciamanesimo è una via di accesso diretta al mondo spirituale, attraverso il suono del tamburo si entra nella realtà impercettibile dello spirito per cercare aiuto per sé stesso e gli altri. Le origini di questa pratica sono antichissime, provengono dagli albori dell’umanità e si diffusero in tutto il mondo, mantenendo forti similitudini tra loro. Attualmente sopravvivono in aree diverse, dalla Siberia, alle zone artiche, presso gli esquimesi, nelle tradizioni dei Nativi Americani nel nord america, nel sud america tra le foreste amazzoniche, nell’Africa, nelle tribù aborigene Australiane e nelle isole indonesiane.
Cosa è lo stato alterato di coscienza e quale è la sua relazione con il suono del tamburo?
Da studi fatti recentemente, si è visto che lo stato alterato di coscienza è caratterizzato dall’emissione di particolari onde cerebrali, chiamate onde teta. Gli studi neurologici classificano quattro tipi di onde elettromagnetiche, rilevabili dall’elettroencefalogramma: le onde alfa, beta, teta e delta. Andiamo per ordine.
Le onde beta sono tipiche dello stato di veglia attiva, stanno in un intervallo di frequenza di 15-40 Hertz (cicli al secondo).
Le onde alfa sono invece tipiche di uno stato di rilassamento attivo, quando per esempio stiamo camminando rilassati nel giardino, oppure il rilassamento che avviene dopo avere finito un lavoro importante, o una meditazione profonda. Le onde alfa sono nell’intervallo di 9-15 Hertz.
Nell’intervallo dei 5-9 Hertz ci sono le onde teta. Si è visto che queste sono caratteristiche degli stati di massima immaginazione e creatività oppure di meditazione profonda e di sogno lucido. Nello stato di coscienza del "viaggio col tamburo" si forma questo tipo di frequenza. Le onde delta sono invece tipiche del sonno profondo e dello stato di coma.
Il suono del tamburo, attraversando i nervi acustici che sono direttamente connessi con le parti più profonde del cervello porta in risonanza l’emissione elettromagnetica cerebrale a quella frequenza, che è anche la frequenza delle onde teta, dopo qualche minuto la coscienza entra in uno stato di meditazione profonda, in questo stadio si possono verifcare visualizazzioni, ricordi (ed integrazione degli stessi), sensazioni, intuizioni ecc.. quelle che sono poi le esperienze del viaggio sciamanico.
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